Attualità
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Prima di morire, il filosofo inglese Mark Fisher stava lavorando a un libro interessante di cui rimane una densa introduzione incompiuta e un titolo curioso: Comunismo Acido. L’introduzione, in traduzione italiana, è reperibile all’interno della raccolta Il nostro desiderio è senza nome, edita in italiano da minimum fax. Di cosa tratta questo comunismo acido? Andando subito al punto, Fisher rilegge gli anni ’60 e ’70 da una prospettiva originale e fortemente politicizzata: l’idea che in quei decenni si sia stati sul punto concreto di realizzare una sconfitta del neoliberismo a favore di un mondo veramente libero e democratico.

Per la pausa estiva vi proponiamo alcuni ricordi e considerazioni di Ambrose Scott, legati a Sherlock Holmes, ai viaggi e agli incontri della vita. Buone vacanze, ci sentiamo a settembre.

L’orologio sul cruscotto dell’auto mi comunica che è sabato come se già il silenzio del telefono non me lo ricordasse continuamente. Sono le 21 e ci sono 11 gradi. Ed è il 26 maggio. Nei discorsi-intorno si parla solo di quanto faccia freddo e della pioggia che non smette di cadere da due mesi. Sono appena uscito dalla lavanderia automatica con un carico di biancheria e ora torno a casa mentre il mondo si appresta a uscire per immolarsi sugli altari che le pizzerie elevano ai carboidrati. Vedo le signorine, quelle che nei discorsi-intorno vengono sempre evocate come “la mia ragazza” anche se hanno superato da tempo i 40, rabbrividire nelle mini da sabato sera, avanzare insicure su tacchi altissimi resi più perigliosi dal marciapiede viscido.

Paolo Falconi è autore del saggio La bella Elvira, l’unico testo che affronti la tematica del Delitto del Corpus Domini del 1947. Ho avuto la fortuna di conoscere Paolo Falconi, giornalista esperto e saggista di grande classe, oltre che persona seria e generosa. In questa sede mi interessa capire alcuni dettagli della sua attività.

Scrittore, giornalista, regista, poeta, fumettista dimenticato, che personalmente trovo una delle menti e delle penne più brillanti del Novecento e infatti, di lui, ho scritto moltissimo, anche nei miei saggi a carattere esoterico (si veda in particolare il mio saggio Universo Massonico, pubblicato da Bastogi nel 2012).

Non sono mai stato uno scrittore professionista. Se lo fossi probabilmente sarei una persona molto diversa. Tutto quello che faccio è mosso da una passione per Sherlock Holmes, che definirei totalizzante, incentrata in particolare sul suo universo letterario. Universo che mi è molto caro e che ho deciso, con questo scritto, di condividere con chi non lo conosce e che ha comunque un adorazione per i libri. Sono sicuro che chi frequenta questo sito saprà apprezzare le mie parole, anche solo per curiosità intellettuale.

Pubblichiamo un'intervista che Max Boschini ha fatto a Massimo Gatta, esperto conoscitore dell’editoria del Novecento, direttore editoriale della casa editrice Biblohaus e autore molto prolifico, soprattutto in ambiti affini ai nostri. Ringraziamo Graphe.it per l'immagine di Massimo che abbiamo utilizzato.

In occasione del Giorno della Memoria 2023, parliamo oggi con lo scrittore Paolo Grugni. In questi giorni è stato ripubblicato un suo romanzo dal titolo Darkland. I motivi del collegamento con la ricorrenza sorta per commemorare le vittime dell'Olocausto saranno più chiari leggendo l'intervista.

Torno sul “gotico minore” di queste collane da edicola degli anni ’60. Uso l’espressione “gotico minore” per polemizzare volutamente con la pretesa di Avati (posta in calce al suo romanzo Il Signor Diavolo e al pasticcio de L’archivio del diavolo) di praticare un “gotico maggiore”. “Maggiore” in cosa? Nella trama? Nella psicologia dei personaggi? In una scrittura più letteraria e colta? Mi paiono discorsi scolastici e non credo che ci sia più qualcuno, oggi in Italia, capace di avventurarsi per questi diruti sentieri.

La fossa dei serpenti esce nelle edicole il 20 settembre del 1969. Lo scrive, al solito, Laura Toscano, celatasi per l'occasione dietro lo pseudonimo di Barbara Lee. Si tratta di un thrilling a metà strada tra quelli per faccende monetarie alla Mario Bava e quelli psicologici di Robert Bloch… Dario Argento non ha ancora fatto la sua comparsa, però La fossa ne anticipa certe derive violente, il gusto estetico di alcuni omicidi, cose così.

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