Siamo tra Spoon River e Winesburg, Ohio (ricordate la raccolta di racconti di Sherwood Anderson, maestro del realismo americano?): un torrente di desiderio represso scorre sotto queste vite di provincia. Nessuno prende in considerazione delicatezze come l’amore: ci sono le urgenze dei sensi, c’è la posizione sociale da difendere; il matrimonio potrebbe risolvere entrambe le cose, o nessuna.
E all’improvviso, a interrompere la piatta vita di questa estrema periferia, il Kansas, arriva il circo: quando il circo era più che un media, era un evento da ricordare tutta la vita. E infatti, nonostante quello stesso sabato arrivi anche il cinema itinerante, altra grande novità, sarà al circo che tutti gli abitanti si affolleranno.
I “mostri” non deluderanno: la donna serpente, il Minotauro, Medusa, Electro l’uomo che resiste a qualunque scarica elettrica, il nano Tiny Tom, e infine Angel, il ragazzo magico: un albino dai poteri indefinibili. I ragazzi si affannano a disilludere le ragazze: sono tutti trucchi! Qualcuno anche palese, come un filo fissato ad Angel quando vola... ma non è troppo palese? Non sarà fissato lì proprio per far credere a un trucco, quando la realtà è un’altra?
Le ragazze, con i loro bradburyani fratellini, torneranno più volte allo spettacolo: e finiranno con l’incontrare le attrazioni anche al di fuori del tendone. Il circo sembra offrire uno sfogo ai sensi, la realizzazione dei sogni. Ma quale sfogo? Il sesso? Il sesso è una “dolenza” all’inguine del Minotauro, è il ventre incrostato di Louis, lo scaltro tuttofare del circo, la mattina; è la donna che “si torce” sotto di lui, era la bionda fanciulla aristocratica che usò lui e suo fratello insieme per mesi, finché allo scoppio dello scandalo il fratello fu frustato a sangue e Luis fuggì in tempo; è la frenesia che prende Rose dopo che il fidanzato troppo rispettoso l’ha accompagnata a casa, e la fa tornare al circo per darsi all’inserviente che le aveva sorriso durante lo spettacolo.
Quanto possa essere distruttivo Eros, letale per l’uomo come per la donna, due delle ragazze lo impareranno a proprie spese; la terza saprà unire Agape, e rischiare ancora di più, ma in due.
Nota: dev’essere un segno dei tempi (il romanzo è del ’78), che il crudele demiurgo creatore dei mostri accenni a una sua relazione con l’aitante tuttofare Louis, come segno di ulteriore depravazione.