La vita dopo la morte non è per la gentucola umile e mansueta, per quanto rispettabile possa essere. È il tipo brillante con i dollari in tasca e gli occhi ben aperti che marcia in paradiso, non gli altri!”
Forse uno dei motivi per cui siamo rimasti in pochi a leggere i “classici” della fantascienza è che fa uno strano effetto veder raccontati gli anni che stiamo vivendo in maniera molto diversa dalla realtà. Era bello e plausibile immaginare che avremmo continuato nella corsa all’esplorazione spaziale, ma nessuno ha saputo prevedere quanto la tecnologia e la comunicazione digitali avrebbero cambiato la nostra vita, per cui può capitare di leggere di astronauti che viaggiano tranquillamente verso Marte o Venere e stendono un rapporto in triplice copia con la macchina da scrivere e la carta carbone.
Una spedizione archeologica torna da una lunga e tormentata campagna di scavi nel deserto dei Gobi, recando una cassa contenente preziosissimi reperti che, a detta dei suoi membri, potrebbe contribuire a riscrivere il passato e forse anche il futuro della Storia dell'Umanità: le testimonianze di una guerra tra i primi uomini e una misteriosa stirpe di "stregoni", dotati della capacità di trasformarsi in grandi predatori che, forse, non si è mai del tutto estinta.