Nobile di famiglia, ricchissimo, di gran classe, abile giocatore di tennis, proprietario di una tenuta principesca a Monasterolo, frazione di Vaprio d'Adda, in provincia di Milano. Morto nel 1997 a New York vittima di un infarto, negli anni di tangentopoli cenava a caviale con Francesco Saverio Borrelli. Uberto Paolo Quintavalle ha lavorato in ambito giornalistico per conto del Corriere della Sera e ha scritto parecchi libri, oggi tutti fuori catalogo e dimenticati. Di lui ci si ricorda al massimo la sua partecipazione come attore all’ultimo film di Pasolini. Era uno degli aguzzini di Salò. Il resto è oblio, o quasi. Ho recuperato quattro libri. Il primo romanzo è Segnati a dito del ’56. Prima aveva pubblicato solo un poemetto e delle tragedie.