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…Di tutti i futuri del mondo: un Galassia d’annata, che presenta un’accoppiata di autori davvero antitetica: in teoria erano entrambi emigranti, ma non si può dire che questo li accomuni. Passato lo sgomento al pensiero di aver scoperto una loro collaborazione, e superato anche l’impatto con la copertina (la grafica di Galassia ha conosciuto alti e bassi, entrambi davvero eccezionali), entro nel dettaglio.

Confesso, ho acquistato questo vecchio libruncolo della Rambelli più per il titolo che per altro. Il riferimento ai “vari” ministeri di Orwelliana memoria era palese e invitante, così come il prezzo. Ho sempre pensato che i Galassia siano in grado di riservare gradite sorprese, soprattutto sul fronte italiano e le mie recensioni lo dimostrano.

Negli anni Sessanta la premiata ditta Fruttero & Lucentini se ne uscì con una battuta poi rimasta negli annali della fantascienza: «Un disco volante non può atterrare a Lucca». Questa la chiosa con cui chiudevo la recensione di Pulsatilla sexuata e con la quale voglio cominciare a parlare de La sepoltura di Gianni Montanari.

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