Ho saputo dell’esistenza del libro di Matthew Phipps Shiel, La nube purpurea, da un articolo di Giorgio Manganelli. L’autore di Centuria, solitamente piuttosto distaccato nei giudizi (o snob, ma poteva permetterselo) si lanciava in uno spericolato encomio definendo capolavoro il romanzo dello sconosciuto (a me almeno) scrittore inglese e trovando ingiusto che fosse tanto dimenticato in Italia come in patria.
Le assetate di Bernard Quiriny è un romanzo tutto sommato recente, ma già di difficile reperibilità. Pubblicato nel 2012 da Transeuropa nella collana Narratori delle riserve, spunta oggi cifre interessanti sul mercato dell'usato e risulta introvabile nelle librerie e nei negozi digitali. Oltre a questo, il tema e l’interesse suscitato nel tempo lo hanno reso “imprescindibile” ai miei occhi, motivo per il quale l’ho cercato a tutti i costi, per poi acquistarlo, leggerlo e recensirlo. Ora fa bella vista di sé nella libreria di casa.